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La Cucina della Val di Vara, di Pignone, Bracelli, Beverino , Corvara di Beverino
La cucina tradizionale della Val di Vara e ovviamente quella di Corvara di Beverino, Bracelli, Pignone, è collegata ai prodotti del territorio.
L'agricoltura e l'allevamento del bestiame vengono praticati rispettando l'antica tradizione della valle seguendo i criteri della produzione biologica.
La produzione della Val di Vara, anche conosciuta come Valle del Biologico, spazia dalle carni bovine e ovine ai formaggi, al miele (Calice al Cornoviglio) oltre che agli ortaggi.
In Val di Vara è ancora possibile assistere alle attività legate alla vita contadina, conoscere gli attrezzi di lavoro del contadino, alcuni dei quali ancora prodotti dagli artigiani del luogo, oppure visitare antichi mulini alimentati ad acqua e tuttora funzionanti.
I principali prodotti utilizzati nella cucina tradizionale della Val di Vara sono il miele, le castagne, funghi, la carne e i formaggi.
Tra i piatti della tradizione ricordiamo i ravioli preparati con pasta fresca e ripieno realizzato con carne e verdure conditi con sughi di carne o funghi e le tagliatelle di farina di castagne e frumento condite con pesto oppure con ricotta.
Di grande pregio sono le carni di provenienza biologica, in prevalenza agnello e coniglio cucinate al forno e in tegame, sapientemente insaporite con erbe della zona.
Nella cucina tradizionale della Val di Vara è ricca di torte di verdura la cui sfoglia viene ancora tirata a mano con l'uso del mattarello, la torta Pasqualina ne è un esempio
Nelle cucina della Val di Vara troviamo strumenti la cui origine si perde nel tempo come ad esempio la "ciappa" (piastra di ardesia posta sulla fiamma e utilizzata per cuocere le carni) oppure i testi di terracotta utilizzati per la cottura della "fugasetta" (preparazione a base di farina di mais) e dei "testieu" (sorta di focaccina preparata con farina di grano) conditi al pesto oppure olio extravergine di oliva e parmigiano.
Tra i dolci della Val di Vara ricordiamo il Buccellato, il pandolce e il castagnaccio (farina di castagne, pinoli, uvetta) oltre al "Canestrello di Brugnato"
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